3+1 bottiglie da aprire con le torte salate di Pasqua

3+1 bottiglie da aprire con le torte salate di Pasqua

da | Apr 12, 2017 | Guide brevi | 0 commenti

L’agnello non è l’unica pietanza tradizionale della Pasqua: in tutta Italia si preparano gustose torte salate il cui comune denominatore sono le uova e le verdure primaverili.

Ne esistono di completamente vegetariane (non vegane, data la presenza simbolica delle uova) e di contenenti carne; la più famosa delle torte salate di Pasqua con la carne è probabilmente il casatiello, il ciambellone napoletano arricchito con pecorino e salame nell’impasto.

Per chi ha in mente un [clickandtweet handle=”” hashtag=”” related=”” layout=”” position=””]pranzo di Pasqua vegetariano, ecco tre abbinamenti di vino e torte salate senza carne.[/clickandtweet]

Abbinamento vino e torte salate pasquali

Torta pasqualina tradizionale e Sauvignon Lepa Vida

Vino per la torta pasqualina

La torta salata di Pasqua per eccellenza viene dalla Liguria, dove viene preparata con una pasta simile nell’aspetto alla pasta sfoglia, ma in realtà fatta con acqua e olio, che risulta assai meno unta in bocca.
Nel ripieno, bietole, prescinsêua (cagliata), ricotta (a seconda delle ricette e della disponibilità sostituisce in varia misura la prescinsêua), un po’ di formaggio grattugiato, uova e maggiorana. E uova intere sgusciate sulla farcia, che rassodano in cottura.
Le bietole e le uova conferiscono tendenza dolce e l’acidità dipende dalla quota di prescinsêua usata, mentre in ogni caso il latticino fresco – sebbene cotto al forno – rappresenta una piccola sfida al momento di abbinare la torta pasqualina al vino.
La mia soluzione è il Sauvignon di Lepa Vida, sapido e aromatico al punto giusto, non troppo invadente né remissivo, con una buona mineralità e freschi sentori erbacei che si accordano bene a una ricetta così composita (purché gustata a temperatura ambiente).

Torta pasqualina con i carciofi e Malvazia tradizionale di Zaro

Vino per torta con i carciofi

È una variante della torta pasqualina tradizionale, che prevede semplicemente la sostituzione delle bietole con i carciofi (e preferibilmente una drastica riduzione della maggiorana). Si prepara con i carciofi spinosi, tipicamente quelli liguri, di Albenga, in mancanza dei quali è accettato usare quelli sardi. Assolutamente bandite le mammole!
La “pasqualina di carciofi” – come la chiamano a Genova – è probabilmente una delle pietanze più difficili da abbinare al vino. I carciofi sono aggiunti al ripieno già stufati e poi cuociono nuovamente in forno, ma ciò non basta a smorzare la loro tempra.
Ci vuole un vino garbato ma di altrettanto carattere, sempre sapido e minerale, ma un po’ più corposo: la Malvazia Tradizionale di Zaro è malvasia istriana sottoposta a breve macerazione, che conferisce al vino la forza di affrontare questo matrimonio.

Crescia marchigiana e Pinot Gris Ginglinger-Fix

Crescia marchigiana e Pinot Gris d'Alsazia

Siamo precisi: la ricetta della crescia di Pasqua prevede l’uso di strutto nell’impasto, perciò non può dirsi una torta salata vegetariana (senza contare il fatto che viene solitamente consumata con i salumi).
Nulla vieta, però, di sostituire lo strutto con il burro, meglio se leggermente salato, e ottenere comunque una torta salata molto simile alla crescia marchigiana, che può essere gustata nelle stesse situazioni… magari abbinata a dei formaggi o a una frittata!
Ha un sapore intenso e sapido grazie alla presenza di abbondante pecorino, ma – a differenza delle torte pasqualine – è fatta di un impasto lievitato, soffice e non unto in bocca.
Si abbina, quindi, con un bianco minerale e poco acido, non necessariamente troppo sapido.
Il Pinot Gris Ginglinger-Fix è pinot grigio alsaziano, quindi prodotto nello stile francese, quindi molto diverso dai pinot grigi prodotti in Italia. È più morbido, complesso, leggermente abboccato e presenta note leggere di frutta tropicale: un interessantissimo contrasto!

L’alternativa

Non poteva che essere genovese la birra da gustare con la torta pasqualina. Questa volta, la birra da aprire a Pasqua è la Blonde di Maltus Faber, ma attenzione: solo con la torta pasqualina tradizionale.
In alternativa, Maltus Faber propone anche la Birra di Primavera, novità del 2017, altrettanto godibile con le torte salate.

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