Degustazione dei vini di Zaro 1348: resoconto
Si è tenuto lo scorso giovedì nel locale ESB – E-Street Beer di via Conti, a Trieste, il primo evento organizzato con la collaborazione di Enoteca Adriatica.
La serata è stata una sorta di “puntata pilota” di una serie di degustazioni di vini guidate dai produttori in persona. È una formula che – da appassionati di vino quali siamo (siamo demodée, non ci sentiamo winelovers) – ci piace molto perché ci permette non solo di assaggiare e capire vini nuovi, ma anche di farci un’idea dello stile di una cantina, e di immaginarci meglio il resto della sua produzione.
Abbiamo iniziato con etichette adatte alla stagione, vini fatti di sole e di mare prodotti a pochi chilometri da Trieste da una delle cantine di Enoteca Adriatica: Zaro 1348, di Izola (per alcuni Isola d’Istria, in Slovenia)
Il nome è quello di una delle più antiche famiglie della città (come testimonia la data), vignaioli da molte generazioni e oggi anche proprietari di uno dei migliori locali di Izola, il Wine Bar nell’edificio storico di piazza Manzioli, dove si possono degustare i vini della cantina immersi nelle architetture veneziane, a pochi passi dal porticciolo.
Matej Zaro, il giovane produttore, e Tina, la sua fidanzata, entrambi sommelier diplomati all’AIS di Trieste, hanno presentato ai fortunati intervenuti cinque vini:
1. Folo Bianco 2011
Si inizia con un uvaggio bianco del 2011 (in prevalenza Malvasia, con percentuali minori di Pinot Bianco e Pinot Grigio); un scelta che, come apertura, potrebbe lasciare interdetti, vista l’età del vino.
Invece, già al naso è fresco e minerale: albicocca, nespola, erbe aromatiche. Anche alla beva dimostra meno anni di quelli che ha, rivelandosi fresco e sapido, da prenderne un altro bicchiere. Bella persistenza.
2. Malvasia 2013
Al naso si riconosce subito la malvasia istriana: anche in questo caso spiccano i sentori di albicocca, seguiti da frutta secca, uvetta e note citrine.
Bevendola si apprezza la sua sapidità e persistenza, con un finale leggermente ammandorlato.
3. Refosco 2011
Primo del tre rossi previsti.
Diversi partecipanti alla serata l’hanno riconosciuto subito come refosco istriano, ancora prima di berlo, stupendosi poi della sua morbidezza in bocca.
Naso di piccoli frutti molto maturi (more e ciliegia) e cioccolato fondente.
Anche in questo caso in bocca riscontriamo una notevole freschezza e sapidità con una buona persistenza. Equilibrato.
4. Folo Rosso 2012
Naso amplissimo con sentori di frutta rossa matura, ciliegia, ribes, cioccolato e liquirizia.
In bocca è molto morbido, equilibrato e persistente.
Da farne scorta!
5. Gran Morer 2012
Refosco, Cabernet Sauvignon e Merlot
Ultimo vino della serata, naso delicato. Tanto frutta rossa con un leggero terziario. Marmellata, spezie, pepe, liquirizia. Leggera vaniglia.
Alcol e tannini molto ben integrati. Durerà ancora degli anni.
Tutti i vini hanno dimostrato una notevole freschezza ed una spiccata sapidità.