Imparare il criterio di degustazione internazionale con Robert McNulty
Chi ha intrapreso il percorso di studi del WSET lo sa: non si tratta semplicemente di “dire in inglese” ciò che già sappiamo; si tratta di comprendere una visione diversa e di comunicare efficacemente con chi ha solo quella.
Più volte ho rimarcato che, a mio parere, sono percorsi complementarI e non abbia senso dire quale scuola sia la “migliore”, ma che per chi vuole lavorare seriamente nel mondo de vino con interlocutori esteri la formazione del WSET è indispensabile.
Conoscere i criteri di degustazione del WSET è come parlare la lingua del posto in tutto il mondo: si riceve maggiore considerazione e si comprende davvero quello che succede.
Come importatore e distributore di vino ho compreso subito la necessità di queste competenze e so che sono tante le figure professionali che ne hanno bisogno. Penso a:
– importatori come me che devono tenersi informati sui vini di altri paesi;
– esportatori e produttori di vino che vogliono vendere i propri vini all’estero, facendone capire bene il valore;
– giornalisti e wine teller che fanno da “mediatori culturali” tra il nostro vino e i vini stranieri;
– sommelier, ristoratori e albergatori che hanno a che fare con una clientela straniera.
… ma è facile allungare questa lista.
Per loro e per me ho organizzato un seminario di degustazione per conoscere e imparare i criteri del WSET, con un insegnante riconosciuto dal WSET, che è anche uno dei più autorevoli esperti di vino e un comunicatore e formatore di straordinarie capacità e piacevolezza, Robert McNulty.
Si tratta di un evento eccezionale, perché Robert McNulty è molto richiesto e non è possibile averlo nelle nostre zone spesso, e perché organizzare un evento del genere richiede un investimento difficile da ripetere, per una piccola attività come la mia.
Lo scorso anno avevo già organizzato un evento simile, sempre con Robert McNulty, concepito come “unico”. L’opportunità – fortuita – di poter nuovamente imparare dal migliore mi ha convinto a impegnarmi nuovamente in questa impresa e a cercare di offrire, se possibile, ancora più valore.
Ho scelto la formula “retreat” in una sede “esclusiva”, non nel senso di un lusso superfluo, ma nel senso di “dedicata solamente a noi e al nostro imparare”.
Sono molto fiero di poter proporre questo seminario al prezzo più contenuto possibile, che non è basso, tutt’altro.
Sul mio budget personale – considerando la quota di moglie, il tempo che sottrae al mio lavoro e, quindi, al mio guadagno, e le spese accessorie che potrebbe comportare – incide in modo considerevole. Eppure so che le competenze che mi dà saranno la marcia in più che mi avvantaggerà nel mio lavoro e che l’investimento sarà completamente ripagato.
Per stabilire il prezzo non ho fatto sondaggi e ricerche di mercato: ho fatto la somma dei costi e l’ho divisa per il numero massimo di partecipanti (12, quindi anche io e mia moglie versiamo la quota), aggiungendo un margine minimo per coprire i costi di organizzazione e impegnandomi a offrire uno sconto a chi, prenotandosi subito, questi costi me li toglie.
Sono molto fiero di offrire un’istruzione di così alta qualità senza lucro, e confido di non rischiare, perché il valore è evidente e chi se ne intende lo capisce.
A questo link c’è la descrizione del seminario di degustazione, in inglese, perché il seminario è in inglese (facile) e può essere frequentato anche da chi non parla italiano.
Chi comprende la descrizione, comprenderà anche il seminario, e in un solo giorno acquisirà strumenti nuovi e realmente utilizzabili sul mercato internazionale.
Chi non usa paypal, può iscriversi (o chiedere informazioni) contattandomi per e-mail:
[email protected]
Per tutti il prezzo scontato è valido fino al 17 febbraio.