Trieste ha sete di Champagne (ed è colpa mia)

Doveva capitare!
È seccante non poter dire che l’Enoteca abbia compiuto un anno senza intoppi, ma eccoci al primo (dei rari, promesso) aggiornamento di servizio corredato di sincere scuse ai clienti di Enoteca Adriatica, di Trieste e non.

Distribuzione Champagne a Trieste

Il carico di vini francesi – tra cui lo Champagne – è ancora per strada 🙁

 

L’Enoteca attendeva – e con essa lo attendevano i suoi clienti – l’arrivo del vino dalla Francia (prevalentemente Champagne) per la scorsa settimana. Poi, un ritardo ha spostato la data di arrivo delle preziose bolle e dei loro dolci amici (viaggiano in compagnia dei Riesling alsaziani) a venerdì scorso.
E poi non si sono avute più notizie del camion.

Attendevo la consegna, allora, per lunedì 31, ma neanche ieri è apparso all’orizzonte.
Ogni ora che passa, aumentano le probabilità che il carico giunga al magazzino fiscale, dove lo ritirerò per consegnarlo quanto prima ai miei pazienti, ma assetati clienti.
Al momento sono in contatto anche con i produttori che hanno effettuato la spedizione per capire l’accaduto, risolvere l’intoppo quanto prima e, soprattutto, evitare che si ripeta.

Nel frattempo, il titolare, il direttore vendite, il responsabile marketing e comunicazione e il fattorino di Enoteca Adriatica (cioè, sempre io) porgono nuovamente le loro scuse ai clienti che hanno ordinato lo Champagne, il Crémant e gli altri vini francesi, e assicurano che sarà loro premura consegnarli (o provvedere alla spedizione, nel caso di clienti fuori Trieste) il prima possibile, al fine di limitare il disagio.

Battute e formule stereotipate a parte, sono sinceramente dispiaciuto per questo intoppo e voglio ringraziare tutti per la pazienza, anche pubblicamente da qui.
Questo inconveniente ha anche rivelato quanto siano attesi i “miei” vini, e ciò mi lusinga.

Anche se da tutti ho ricevuto manifestazioni di comprensione ed è ovvio che il disguido non dipenda da me, ci tengo a scusarmi e ad assicurare che sto già lavorando affinché questo resti un episodio isolato.

Crémant Brut Ginglinger-Fix 2013

Crémant Brut Ginglinger-Fix 2013

Crémant Brut Ginglinger-Fix in un sorso:

Tipo di vino: spumante secco, metodo classico
Uve: Chardonnay, Auxerrois-Pinot Bianco e Pinot Grigio

Denominazione: AOC Alsace
Origine: Alsazia, Francia

Gradazione alcolica: 12%
Residuo zuccherino: 6 g/l
Acidità totale: 6 g/l (ac. tart.)

Temperatura di servizio: 8-10°
Abbinamenti: molluschi, crostacei, pesci grassi e spume salate

Capire Crémant Brut Ginglinger-Fix

 

Che cos’è

Spumante metodo classico da uve Chardonnay, Auxerrois-Pinot Bianco e Pinot Grigio, prodotto in Alsazia, regione a nel nord-est della Francia.
I vigneti da cui provengono le uve con cui è fatto crescono su terreni calcarei e argillo-calcarei.

Viene affinato sui lieviti per almeno dodici mesi e le operazioni di remuage vengono effettuate esclusivamente a mano.

Di cosa sa

L’affinamento sui lieviti conferisce a questo Crémant una sottile fragranza, con aromi di forno, lievito, crosta di pane.
Il bouquet è reso più complesso e profondo da delicati sentori di frutta secca, lontani profumi di fiori bianchi e una freschezza discreta, quasi agrumata. È delicato e fine al palato, persistente negli aromi, e lascia la bocca pulita e pronta per un altro sorso.

Con cosa si beve

Uno dei punti di forza del Crémant Brut di Gingliner-Fix, accanto a raffinatezza e ricchezza di aromi, è perlage, composto da bollicine numerose, fini e persistenti, che lo rende adatto ad essere consumato anche a tutto pasto, insieme a pietanze un po’ grasse.

Un classico abbinamento è rappresentato da molluschi e crostacei, ma del rombo al forno o del salmone in crosta daranno ugualmente grandi soddisfazioni.
All’aperitivo o durante l’antipasto si accosta volentieri a vol-au-vent con spume e paté, o a un italianissimo baccalà mantecato (magari su un crostino di polenta gialla), ma non negategli di unirsi ai salumi.