Barcolana: scopri Trieste e i vini dell’Austria

La 49ma edizione della Barcolana, che si terrà a Trieste dal 4 all’8 ottobre, è anche l’occasione per assaggiare un po’ di Mitteleuropa.
Enoteca Adriatica propone in offerta una confezione assortita di vini dell’Austria, per continuare anche a casa a vivere quell’eleganza.
Sei bottiglie di qualità sbalorditiva che raccontano fedelmente la produzione più tipica dell’Austria, rappresentata da tre delle cantine più affermate del paese.

Offerta di vini dell’ #Austria per #Barcolana49 a #Trieste

Kamptal

Waldschutz – Zweigelt Klassik 2015
Waldschutz – Grüner Veltliner Hasel 2016
Waldschutz – Grüner Veltliner Stangl 2016

Vienna

Mayer am Pfarrplatz – Gemischter Satz 2016
Mayer am Pfarrplatz – Pinot Nero 2014
Rotes Haus am Nussberg – Grüner Veltliner Nussberg 2016

Il prezzo promozionale della confezione con queste sei bottiglie è di 70€.

Per l’acquisto basta cliccare qui o mandarmi una e-mail.

L’offerta comprende la consegna gratis in provincia di Trieste, in albergo o presso il vostro pontile d’ormeggio, ed è valida fino a domenica 9 ottobre.

[Guide brevi] I Prädikatswein dell’Austria

[Guide brevi] I Prädikatswein dell’Austria

Qualche settimana fa abbiamo parlato di come leggere le etichette dei vini austriaci, ma non era tutto.

All’interno dei Qualitätswein austriaci ci sono i Prädikatswein, suddivisi in ulteriori cinque “livelli”.
Il livello di un Prädikatswein permette di farsi un’idea dello stile del vino, sebbene i livelli più bassi possano corrispondere a sia a vini dolci che secchi.

 

Prevedere lo stile di un Prädikatswein austriaco è più facile di quello che sembra all’inizio, specie riflettendo sui significati dei termini.

Come capire lo stile di un Prädikatswein austriaco dalla categoria

 

Il criterio dei Prädikatswein

 

Prädikatswein dell’Austria – come quelli tedeschi – sono classificati in base al peso del mosto alla vendemmia.

Ciascun livello corrisponde a un peso minimo obbligatorio, al di sotto del quale il vino rientra nel livello precedente (o non è un Prädikatswein).

Questo peso è in gran parte determinato dallo zucchero, perciò si può prevedere che i vini nelle categorie corrispondenti al peso più alto saranno più dolci.

 

Dove si complicano le cose

 

Maggior peso del mosto iniziale ≠ residuo zuccherino finale

 

I vini prodotti da mosti “più leggeri”, cioè corrispondenti alle prime categorie di Prädikatswein, possono essere comunque prodotti come vini secchi, per questo la corrispondenza tra peso del mosto, categoria e residuo zuccherino finale non è rigida.

All’assaggio, allora, può capitare che un vino di una categoria “bassa” risulti più dolce di uno di una categoria più “alta”, entro le prime categorie (le virgolette per sottolineare che è una questione di peso e non di qualità).

Le categorie più alte, invece, sono formate da soli vini dolci, poiché il peso minimo del mosto richiesto è tale da non permettere di produrre vini secchi.

Per lo stesso motivo, per rientrare in alcune categorie, i vini devono rispettare dei criteri che ne determinano rigorosamente lo stile; ad esempio, i vini di categoria Trockenbeerenauslese possono essere solo dolci botritizzati, perché è solo grazie alla muffa nobile che si ottiene un mosto con il peso minimo richiesto.

Come ricordare facilmente la sequenza dei Prädikatswein

 

In Austria (così come in Germania) i nomi delle categorie dei Prädikatswein, rispecchiano la modalità di vendemmia: un’indicazione molto utile per prevedere il peso del mosto e il residuo zuccherino.

In pratica, basta conoscere il significato dei termini per ricostruire la graduatoria.

Ecco la tabella delle categorie di Prädikatswein dell’Austria con relativo significato e stima dello stile (dal più dolce al più secco)

Categoria

Traduzione letterale del nome

Stile

Trockenbeerenauslese (TBA)

Selezione degli acini essiccati

Dolce, botritizzato

Beerenauslese (BA)

Selezione degli acini

Dolce, spesso botritizzato

Auslese

Selezione

Da secco a dolce

Spätlese

Vendemmia tardiva

Da secco a dolce

Kabinett

Gabinetto, studiolo (cioè vini adatti ad essere conservati)

Da secco a dolce

 

 

Ultime precisazioni sui Prädikatswein e i vini dolci dell’Austria

 

Che cosa significa Ausbruch sulle etichette dei Prädikatswein dell’Austria?

È una sorta di sinonimo di Trockenbeerenauslese, ma recentemente ne è stato limitato l’uso ai soli vini provenienti da Rust, perciò l’unica cosa che resta da sapere è che Ruster Ausbruch =  Trockenbeerenauslese.

Alcune fonti parlano dell’Ausbruch come di una categoria intermedia tra BA e TBA. Non è sbagliato, infatti il minimo peso del mosto richiesto per la produzione di Ruster Ausbruch è un po’ inferiore al minimo richiesto per gli altri TBA.

 

Sono poi vini dolci i vini austriaci etichettati

Eiswein, ottenuti lasciando gelare i grappoli sulle piante

Strohwein, ottenuti per appassimento su graticci

[Abbinamenti] una Ricetta Vegetariana per il Grüner Veltliner

[Abbinamenti] una Ricetta Vegetariana per il Grüner Veltliner

Il vitigno più diffuso in Austria è – dicevamo nella guida al Grüner Veltliner pubblicata la settimana scorsa – un vitigno versatile, materia prima di vini di vari stili, capace di accostarsi a pietanze diverse, grazie al suo ampio ventaglio aromatico di fiori, frutta e erbe e pepe.

I Grüner Veltliner freschi, che conservano intatti gli aromi varietali e presentano sentori di agrumi, fiori, di minerale e di erbe aromatiche, possono abbinarsi anche a piatti a base di uova, e che per giunta ne riecheggino gli aromi.

A Trieste, dove questa enoteca ha sede, la frittata profumata con le erbe spontanee del Carso è un piatto popolare della tradizione che praticamente ogni famiglia porta in tavola non appena la stagione lo permette.
Qui, chi non provvede direttamente a raccogliere le erbe può acquistarle in mazzetti assortiti dal fruttivendolo e preparare in pochi minuti un secondo appetitoso, che si sposa perfettamente con il Grüner Veltliner.

Ecco una semplice ricetta vegetariana da abbinare al Grüner Veltliner, liberamente ispirata alla frittata alle erbe triestina.

Sformatini di patate alle erbe

Dosi per dodici sformatini

2 patate
6/8 uova
4 cucchiai di fecola di patate
Un mazzetto di erbe miste, con timo, basilico, maggiorana, santoreggia, aneto, menta
Sale, pepe, olio extra-vergine d’oliva

Procedimento

Lavare accuratamente le patate e farle bollire con la buccia finché non diventano morbide.

Lavare le erbe aromatiche, asciugarle e tritarle non troppo finemente con una mezzaluna o a coltello.

Separare i tuorli dagli albumi e montare a neve questi ultimi.

In un’altra terrina, sbattere i tuorli con sale, pepe, la fecola setacciata e le erbe tritate.
Aggiungervi le patate bollite raffreddate e schiacciate.

Preriscaldare il forno a 200°C.

Aggiungere gli albumi montati a neve all’amalgama di tuorli, patate ed erbe, e amalgamare delicatamente.

Distribuire il composto negli stampini per muffin precedentemente unti con l’olio e informare per una ventina di minuti, abbassando il forno a 170° gradi dopo i primi 10 minuti ed eventualmente proteggendo la superficie degli sformatini con un foglio di alluminio negli ultimi minuti di cottura.

 

Mangi carni?
Trovi qui la ricetta di un altro piatto da abbinare al Grüner Veltliner

 

[Guide brevi] Il Grüner Veltliner

[Guide brevi] Il Grüner Veltliner

Grüner Veltliner, chi era costui?

Vi incuriosisce nel catalogo dell’enoteca e, al ristorante, lo ritrovate nelle carte dei vini più interessanti.

Quando siete stati in Austria, ve lo hanno consigliato a pranzo con la Wiener Schnitzel e a cena con l’anatra alla pechinese, poi ve l’hanno proposto anche con la frittata di asparagi e la pizza, e avete pensato a uno scherzo (ma non lo era).

In Italia si trova raramente – perfino a Trieste! – eppure è un vino di qualità che ogni appassionato conosce e apprezza.
Stiamo parlando dell’impronunciabile! Ecco le…

 

Cinque domande che non dovrete più farvi sul Grüner Veltliner

 

 
 

#1 – Cos’è il Grüner Veltliner? Un vino o un vitigno?

Il Grüner Veltliner è un vitigno e, di conseguenza, il vino ottenuto da esso.

È un vitigno autoctono austriaco a bacca bianca, le indagini genetiche hanno rivelato che è frutto dell’incrocio spontaneo tra Traminer e Sankt Georgen (un altro autoctono austriaco dalla diffusione assai limitata).

Non è parente degli altri vitigni denominati Veltliner.

 

#2 – Da dove viene il Grüner Veltliner, e dove si trova?

È coltivato prevalentemente in Austria, dove è il vitigno più diffuso in assoluto e da solo rappresenta quasi il 30% delle coltivazioni. Si trova soprattutto in Wachau, Kremstal e Kamptal, mentre se ne produce poco in Stiria.

Altri paesi che producono Grüner Veltliner sono quelli che confinano con le sue zone d’elezione: Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria. Anche in Italia (Alto Adige) si producono ottimi Grüner Veltliner, mentre in Francia – dove non è permesso in alcuna AOC – è coltivato a titolo sperimentale.
Il vitigno è affermato anche in varie zone del Nuovo Mondo.

 

#3 – Il vino Grüner Veltliner è secco o dolce?

Il vitigno è usato per produrre sia vini secchi che vini dolci, poiché è soggetto alla muffa nobile.

 

#4 – Di cosa sa il Grüner Veltliner?

Il Grüner Veltliner si presta a produrre vini di diversi stili.
Anche nell’ambito dei soli vini secchi si spazia da vini freschi e leggeri a vini di più lunga maturazione e maggior corpo.

Gli aromi varietali che lo contraddistinguono sono quelli degli agrumi – in particolare del pompelmo – e, man mano che la maturazione va avanti – della pesca e della frutta gialla e dei fiori d’acacia.

Tipico del Grüner Veltliner è un aroma di carattere erbaceo e delicatamente speziato, come di pepe bianco e aneto.

 

#5 – Qual è l’abbinamento ideale per Grüner Veltliner?

Il Grüner Veltliner è famoso per essere un vino facile da abbinare al cibo, grazie alla sua freschezza e ai suoi aromi.

È perfetto per le carni bianche e per molte verdure, anche quelle che si accostano meno volentieri al vino, come gli asparagi.
Le versioni più giovani e fresche sono ideali con cibi unti o grassi, come insaccati o verdure fritte; i Grüner Veltliner più strutturati sono spesso consigliati con le carni e con gli intingoli della cucina orientale.
 

Mi piacerà?

Il Grüner Veltliner è un vino che incontra facilmente il gusto delle persone.
Ti piacerà particolarmente se preferisci i bianchi freschi e piuttosto profumati, come il Riesling e il Sauvignon, ma anche il Manzoni Bianco o il Vermentino.

[Abbinamenti] una Ricetta per il Grüner Veltliner

[Abbinamenti] una Ricetta per il Grüner Veltliner

Parlando di Austria e di vini austriaci non si può non pensare al Grüner Veltliner, il vitigno più diffuso in Austria nonché la materia prima di moltissimi vini austriaci di qualità.
Ma cosa mangiare con il Grüner Veltliner?

Questo vitigno può dare vita a vini di stili diversi, e spesso è vinificato in modo da conservarne gli aromi varietali di fiori, agrumi, frutta verde e spezie, ma non si disdegna di aggiungervi complessità con sentori di legno e frutta secca (è il caso dei “Reserve”), per questo è opportuno conoscere gli stili delle varie zone per sapere cosa stiamo per bere.

Anche nelle sue versioni più semplici, il Grüner Veltliner sorprende per le sue freschezza e versatilità.
Ha un carattere aromatico che lo rende adatto ad accompagnare anche cibi speziati, come quelli della cucina orientale, e le pietanze ad essa ispirate.

Ecco una ricetta originale per un piatto unico da abbinare al Grüner Veltliner, molto adatto per la stagione estiva:

Wok di riso con pollo e verdure

La ricetta è molto semplice e si prepara da zero nei 30 o 40 minuti in cui cuoce il riso.
È un piatto unico e può essere preparato in anticipo.
Si presta, inoltre, a molte variazioni, a seconda delle preferenze personali.
È un piatto che si sposa bene con il Grüner Veltliner perché è profumato in modo delicato con spezie, con cui i profumi del vino si accordano.

Dosi per quattro porzioni

300 grammi di riso Venere integrale
400 grammi di petto di pollo
2 zucchine
1 porro
1 carota
1 peperone rosso dolce
1 manciata di anacardi al naturale (o mandorle pelate)
3 cucchiai di farina di riso
3 cucchiaini di paprika dolce affumicata
1 cucchiaino di zenzero in polvere
1 pizzico di peperoncino piccante
1 pizzico di cannella
Sale e pepe q.b.
Olio extra-vergine di oliva
Latte di riso

Procedimento

Sciacquare il riso e cuocerlo in abbondante acqua bollente salata.
Il riso Venere integrale necessita normalmente di circa tre quarti d’ora, per cuocere, ma per questa ricetta sarà opportuno scolarlo un po’ al dente.

Nel frattempo lavare e mondare le verdure, tagliando il porro a rondelle sottili, il peperone a cubetti di circa mezzo centimetro di lato, e le zucchine e la carota a listarelle sottili.

In un wok o in una padella molto capace, scaldare tre o quattro cucchiai di olio e farvi appassire gentilmente il porro e le carote, eventualmente aggiungendo qualche cucchiaio di latte di riso (o, in mancanza, di acqua di cottura del riso) man mano; aggiungere quindi i cubetti di peperone e gli anacardi, alzare la fiamma e far saltare brevemente. Aggiungere le zucchine, portarle a cottura sempre a fuoco vivace, salare, pepare, mescolare e rimuovere dalla padella dopo un paio di minuti.

In un piatto, mescolare le spezie in polvere (paprika affumicata, zenzero, peperoncino e cannella) con la farina di riso.
Tagliare il petto di pollo a cubetti di due o tre centimetri di lato e passarli nella mistura di farina di riso e spezie. Potendo, la farina di riso è da preferire perché aderisce alla carne formando uno strato assai più sottile rispetto alla farina di frumento.

Scaldare ancora un poco di olio in padella e farvi saltare i tocchetti di pollo speziato, sempre aiutandosi con un poco di latte di riso (o acqua di cottura) se necessario. A fine cottura, aggiustare di sale.

Scolare il riso al dente e saltare in padella con il pollo e le verdure.

Valide alternative al pollo sono i gamberi, che accentuano la nota dolce del piatto e concedono maggiore libertà con le spezie, e il tofu, eventualmente già aromatizzato, che permette di servire un’alternativa vegetariana.

Si può servire caldo o tiepido e si abbina a Grüner Veltliner freschi e fruttati.